ACQUARIUS RACCONTI LIQUIDI CON PANNA

Racconti, poesie, pensieri, prosodie, ricordi e anche immagini, video, musica. Liquidi come possono essere i sogni, la memoria, lo svolgersi dei pensieri, la realtà che sfugge a definizioni e limiti. Con panna perchè è bello essere golosi. Di tutto.

Montaggio creato Bloggif

Monday, August 17, 2009




di NORMAN ZOIA

L'estate è la stagione in cui spesso molte cose si stravolgono. TrevisoSette augura buone vacanze ai suoi lettori con un racconto strambo di Norman Zoia (un gioco di ossimori, via di mezzo tra l'esercizio di varietà, il divertissement-non sense e l'affabulatoria dissuasione)

ALLA CORTE DEI MIRACOLI ORDINARI

C'è aria bassa a Fossalta / E fa' scuro a Chiarano
Niente mulinelli a Gorgo / E neanche una latrina a Lutrano”

A Capo di Buona Sventura, paese del ghiaccio fiammante dove si festeggia San Peccatore, ciclopi nani e gnomi giganti affrontano i fianchi della vita che scorre tra normali stranezze, dolci amarezze, ruvide carezze... Tutti però assiepati con gran spirito di corpo in uno stabile pericolante ai confini del niente. Guardiano della comunità, ubicata in un affossato promontorio, è un sordocieco. Il suo nome è Mortimer e ha l'argento vivo addosso. Egli è molto legato al patrigno Libero che però da molti anni sta all'Ucciardone. Il suo parentado è comunque alquanto esteso, quindi all'insegna di un'affollatissima solitudine. C'è la cognata Assunta che è disoccupata, la zia Incoronata che fa' la barbona, la sorella Catena (una senza legami), l'amica Nunzia (mai che riporti qualche novità!), la nuora Immacolata che fa' la squillo... Poi ancora Ottone con la faccia di bronzo, Primo che arriva sempre ultimo, la sorellastra Addolorata che ride per ogni pisciata di gatto, anzi di gàttopo, il caliente Gelindo e la pallida Viola, Guerrino il pacifista e Pacifico il guerrafondaio... E così via all'arrivo! Per il resto è una grande piccola tribù nella quale tutti i membri discendono dal vecchio marinaio Silvano e dalla sua compagna Selvaggia, una delle prime vigilesse urbane della storia geografica. Nell'attuale organico tribale c'è Felice, perennemente depresso. E c'è Serena, sempre abbastanza angosciata. Per non parlare di Gioia, Allegra, Viviana, Gaia e Feliciana che fanno le prèfiche di lavoro. Poi abbiamo Diletta, una vera professionista, che divide l'ufficio con Giorgia, una che ha lasciato una situazione florida in Oklahoma. Alla reception per lo più ci sta Tristano per via del suo sorriso stampato. Concetto svolge attività di manovalanza, così pure Guido ché non ha mai conseguito la patente. A tale proposito, che dire di Franco? Un bugiardo patentato! O del prozio americano Misery che è ricco sfondato? Quindi c'è Marco, gioca al calcio nel ruolo di attaccante. E il consuocero Olivo, lui vota per il Polo... E ancora via via, tutta una teoria di affini contrariati o misantropi sodali. Ebbene, Rossana ha l'itterizia, Chiara è scura in volto, Vanessa pare una blatta e Linda è sporca lurida. Il nipotino Angelo è un vero demonio, il cuginetto Lupo... eh beh, un agnellino. Rosa pare un cardo, Ilaria è più incupita che mai. Marina si è trasferita a Saint Moritz. Ondina ha continuamente la testa nelle nuvole. Per fortuna Barbara è assai civilizzata, Luna ha un bel carattere solare. Maria Sole invece è lunatica, Giacinto dorme in piedi come i cavalli, Clara opera nello spettacolo ma è un'illustre sconosciuta. Fulgenzio poi ha quello sguardo opaco, ahimè! E più sgarbate di sua moglie Grazia non ce n'è. Per finire: Nereo è un albino. Bruno è biondo. Blondye è castano scura... Ma il vero simbolo di Buona Sventura è Modesto che fa' lo sboròne con tutti, per tutta la montagnosa pianura. Infatti canterella di continuo, ma su una nota sola: “Respira questo iodio alpestre / spàlmati del burro di malga marittima / vivi il tuo brivido bollente / in questa pampa montana!” Intanto Stella e Lucetta, con l'espressione spenta, servono ai tavoli (pardòn!, agli sgabelli) della Locanda Gitana.





"In Your Eyes" di Peter Gabriel

Love I get so lost, sometimes
days pass and this emptiness fills my heart
when I want to run away
I drive off in my car
but whichever way I go
I come back to the place you are

all my instincts, they return
and the grand facade, so soon will burn
without a noise, without my pride
I reach out from the inside

in your eyes
the light the heat
in your eyes
I am complete
in your eyes
I see the doorway to a thousand churches
in your eyes
the resolution of all the fruitless searches
in your eyes
I see the light and the heat
in your eyes
oh, I want to be that complete
I want to touch the light
the heat I see in your eyes

love, I don't like to see so much pain
so much wasted and this moment keeps slipping away
I get so tired of working so hard for our survival
I look to the time with you to keep me awake and alive

and all my instincts, they return
and the grand facade, so soon will burn
without a noise, without my pride
I reach out from the inside

in your eyes
the light the heat
in your eyes
I am complete
in your eyes
I see the doorway to a thousand churches
in your eyes
the resolution of all the fruitless searches
in your eyes
I see the light and the heat
in your eyes
oh, I want to be that complete
I want to touch the light,
the heat I see in your eyes
in your eyes in your eyes
in your eyes in your eyes
in your eyes in your eyes

No comments: