ACQUARIUS RACCONTI LIQUIDI CON PANNA

Racconti, poesie, pensieri, prosodie, ricordi e anche immagini, video, musica. Liquidi come possono essere i sogni, la memoria, lo svolgersi dei pensieri, la realtà che sfugge a definizioni e limiti. Con panna perchè è bello essere golosi. Di tutto.

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Sunday, May 05, 2013

A VALERIA D'ARBELA, PITTRICE



 Mini video tributo alla pittrice Valeria D'Arbela scomparsa il 5 maggio 2002. L'ultima mostra antologica si è tenuta a Venezia a Ca' Pesaro nel 2008 intitolata Alchimie Veneziane. Poche immagini della vasta produzione pittorica in sua memoria. Qui il link alla recensione : http://artebacheca.wordpress.com/2012/05/03/215/ Nata a Firenze nel 1930, già nel 1943 Valeria D'Arbela inizia a disegnare e a comporre acquerelli su carta. A quindici anni la sua prima mostra personale viene allestita proprio a Venezia, a Palazzo delle Prigioni, alla galleria del celebre gruppo culturale dell'ARCO, nel dicembre 1945 dopo la Liberazione dal regime fascista. Dimostra subito una istintiva vena espressionista e le sue opere a china fanno scalpore, anche per i soggetti inconsueti di "umiliati e offesi", tanto che si crea il " caso Valeria". Nel 1947 ottiene il premio Burano per l'artista più giovane, con il dipinto "Pali in laguna". Nel 1950, frequenta la scuola libera del nudo di Armando Pizzinato e l'anno dopo parte per il Polesine, recandosi sui luoghi dell'alluvione, insieme allo stesso Pizzinato e ai pittori Giuseppe Zigaina e Leone Minassian. Aderisce al movimento realista, disegna il mondo del lavoro, con composizioni ispirate alle lotte operaie, a personaggi proletari, ai pescatori di Chioggia e Pellestrina, ai braccianti del Delta padano, pur conservando la sua vena espressionista. Dà avvio a una fitta serie di mostre e rassegne (alla Piccola Galleria, alla Bevilacqua La Masa e al Pozzetto di Padova) e partecipa a premi nazionali e internazionali. È inoltre invitata alla XXVIII Biennale di Venezia e a due Quadriennali romane. In questo periodo ritrae Venezia, i suoi rii, gli squeri, a cui sempre ritornerà. Trasferita a Milano nel 1963 approfondisce la sua visione artistica della pittura orientata verso un continuo scambio tra fantasia e realtà. Si concentra sulla riflessione sul concetto di dimensione urbana, col consenso particolare e l'incoraggiamento di Giuseppe Marchiori, Egidio Bonfante, Ruggero Jacobbi, Mario De Micheli, Raffaele De Grada ed Ernesto Treccani. Frequenta il Piccolo Teatro di Milano e la società artistica più viva del tempo. Espone in varie gallerie milanesi e in varie città d'Italia in mostre collettive nazionali e internazionali (a Milano alle gallerie Delle Ore e Del Mulino, all'Arte Centro San Maurilio, presentata da Carlo Munari, alla galleria Chiara). Dal 1970 i temi della città e della donna suggestionano fortemente la sua attività: cominciano i cicli pittorici dedicati alla "città disumana", alla donna rappresentata come oggetto di violenza e soggetto di bellezza (ciclo dei "Murders). Poi è la volta degli echi della contestazione giovanile degli anni 70 che vengono trasformati in rappresentazioni simboliche. Nel 1977 si trasferisce a Roma, apre uno studio-galleria, espone al museo di S. Egidio e in vari spazi italiani ed esteri, trasfigurando la natura e creando paesaggi fantastici e onirici, "luna-park" allegorici, eseguiti a china e a olio. Poi giungono le grandi tele dei mari e della rivisitazione di Venezia, città che può considerarsi a ragione la sua culla d'arte. Tra la fine degli anni '90 e il 2001 inaugura personali a Berlino, Parigi, Madrid. Gravemente ammalata non potrà partecipare all'ultima personale di Berlino "Nuovo Lunapark" e si spegnerà a Roma nel maggio 2002. http://capesaro.visitmuve.it/it/mostre/archivio-mostre/valeria-darbela-alchimie-veneziane/2011/07/1156/valeria-d%E2%80%99arbela-biografia-artistica-sintetica/ Musica: Ballad Piano di Steinier Dominique www.jamendo.com